Fabrizio ALEOTTI

Sono del 1955 e ho iniziato a fare foto da quando, giovanissimo, mi è stata regalata una compatta Kodak.
Nel tempo, tante macchine diverse, scatti sbagliati, stampe di foto per lo più bruciate fino ad oggi per approdare al digitale con Nikon.

Sono appassionato di musica, arte, cinema. In particolare non il “cinema di prosa” ma il “cinema di poesia”, del film letto per singola inquadratura, come singolo momento di storia. La sequenza dei frame che ribalta il rapporto e dove l’inquadratura (la fotografia) è la fonte dell’ispirazione. Il film da leggere come sequenza di singole immagini o meglio immagini che sono già esse stesse storie e la cui sequenza costruisce un racconto sempre più complesso.

Ho frequentato corsi di fotografia amatoriali, ma sono le letture di libri a tema e lo studio dei lavori dei grandi fotografi sopratutto americani del primo e secondo dopoguerra ad avermi fatto appassionare alla fotografia; la necessità di condividere e confrontarmi su questi interessi mi ha fatto arrivare nel 2016 al Gruppo Fotografico San Paolo e dal 2017 sono tesserato FIAF.