Enrico GALBIATI

Il mio interesse per la fotografia è cominciato fin da ragazzo quando mi sono appassionato all’aspetto tecnico della fotografia in tutte le sue componenti, sia ottiche che meccaniche fino alla chimica delle emulsioni e delle carte sensibili.

Dopo aver studiato un po’ di teoria sul manuale di Feininger, ho effettuato i primi esperimenti di ripresa con una vecchia Agfa 6×6 a soffietto di mio padre, che conservo gelosamente, scattando esclusivamente in bianco e nero e prevalentemente nell’ambito della ritrattistica. Poi con i primi soldi messi da parte ho comprato la prima reflex, la mitica Zenit E, seguita a breve da una Praktica MTL3 ancora perfettamente funzionante e da un ingranditore russo: l’Upa 5. Appartengono a quel periodo le prime frequentazioni di circoli  e le prime timide partecipazioni a concorsi fotografici. Durante gli anni di studio, specialmente quelli universitari, la macchina fotografica è stata la mia compagna di tutti i momenti di tempo libero, anzi qualche volta arrivavo addirittura a sottrarre tempo allo studio per uscire a fotografare!

Poi, con l’inizio dell’attività lavorativa, la fotografia ha trovato sempre meno spazio, rimanendo però sempre nel mio cuore e la pratica fotografica si è ridotta ai soli periodi di vacanza ed in particolare durante i viaggi: troppo poco per definirmi un praticate, ma tenendo sempre vivo l’interesse in attesa di tempi migliori. Infatti, nei primi anni 2000, quando le mie figlie sono cresciute e la mia attività lavorativa si è stabilizzata, l’amore per la fotografia è tornato prepotentemente a galla, ho acquistato una reflex Nikon analogica in linea con i tempi,  ed ho cominciato a riprendere in mano la fotocamera con una certa continuità. Risale al 2008 l’inizio della mia partecipazione al Gruppo fotografico San Paolo, che ha rappresentato una linfa formidabile per ampliare i miei interessi fotografici e, sempre in quel periodo, sono passato dall’analogico al digitale.

La transizione al digitale ha rappresentato per me una vera svolta: innanzitutto mi sono subito appassionato all’aspetto tecnico della nuova tecnologia, inoltre sono rimasto affascinato dalle possibilità offerte dalla post produzione indubbiamente molto più versatile rispetto alla post in camera oscura. L’aspetto tecnico e un po’ il fil rouge del mio rapporto con la fotografia, probabilmente perché non sono dotato di eccelse capacità artistiche e la mia impostazione, prettamente pragmatica, ben si coniuga con la realtà tecnica.

Grazie ai nuovi stimoli ed all’aiuto di amici esperti ho anche scoperto la fotografia naturalistica. Perché fotografia naturalistica? Perché, per me la fotografia deve essere un divertimento oltre ad una sfida continua al miglioramento. La fotografia naturalistica mi diverte perché mi fa fare foto all’aria aperta, qualche volta con qualche piccola escursione, perché mi obbliga a riconoscere e a documentarmi su ciò che fotografo e talvolta mi costringe ad appostamenti, non sempre fruttuosi, ma che quando hanno successo danno una gioia incredibile. Inoltre la fotografia naturalistica ti costringe ad essere sempre al top della tecnica: infatti raramente c’è una seconda possibilità, non si può sbagliare e si deve fare i conti con la luce e la posizione che sceglie il soggetto spesso in condizioni al limite! E quante volte guardando lo scatto a posteriori sul pc mi sono mangiato le mani per l’occasione non sfruttata  al meglio perché l’esposizione poteva essere migliore, o perché c’è del micro mosso o perché non sono stato pronto nella messa a fuoco e così via!

Nel 2018 è  aumentato il mio tempo libero in parte riempito con attività legate alla fotografia: possibilità di uscire a fare scatti senza dover aspettare il fine settimana, più tempo per la post produzione e per tutte le attività inerenti al mio hobby.  Approfittando del maggior tempo libero, mi sono dedicato con maggior impegno ai concorsi, prettamente internazionali, ricavandone delle soddisfazioni e l’onorificenza AFIAP.

La mia attrezzatura è formata da una Nikon D7000 e da una Nikon D700. Per quanto concerne le ottiche uso uno zoom Nikkor 18-140 che utilizzo con la D7000 prevalentemente come ottica tutto fare durante i viaggi, uno zoom Sigma 150-500 per la fotografia naturalistica che monto su entrambi i corpi macchina in relazione alla distanza del soggetto, un vecchio grandangolo Nikkor 28 e un 50 sempre Nikkor.